Scacchi per tutti

14-09-2020
Il 15 Luglio scorso si è concluso il 1° Torneo Promozionale on line di Scacchi della Fispic, nel quale si è gareggiato standosene seduti comodi a casa propria. Al torneo, svoltosi sulla piattaforma Skype, hanno gareggiato otto giocatori non vedenti e due normodotati. Al termine di una serie di gare avvincenti ed equilibrate, il terzo posto è andato al socio della nostra Sezione UICI Davide Delmonte, iscritto con l’Associazione Sportiva “La Ghirlandina”. Ma come gioca a scacchi un disabile visivo? Oltretutto da casa? Quando uno scacchista non vedente od ipovedente gioca a scacchi, di norma si utilizzano due scacchiere, salvo concordare con l'avversario (vedente o non vedente che sia) di usare solo quella modificata. La scacchiera utilizzata dal non vedente, infatti, non si discosta molto da quella utilizzata dal vedente (può essere la forata o la calamitata) e consente di toccare con le mani la posizione dei pezzi senza spostarli; inoltre, i quadratini neri, in termini scacchistici dette case nere, sono sopraelevate di qualche milllimetro rispetto alle bianche ed i pezzi neri si distinguono da quelli bianchi mediante un chiodino sulla testa. Ma come faccio a vedere la mossa dell'avversario sulla sua scacchiera? La risposta è: con la dichiarazione. Ad ogni casa è assegnata una lettera ed un numero, tipo battaglia navale; ad ogni mossa il giocatore, dopo aver spostato il pezzo, deve dichiarare il tipo di pezzo spostato, la casa di partenza e la casa di arrivo (ad esempio Alfiere da f1 a c4, o meglio ancora perchè più semplice per chi ascolta Alfiere da Firenze 1 a Como 4). Una nota curiosa: la spiaggia dell'hotel Centro Le Torri di Tirrenia, accessibile anche ai non vedenti, oltre all'utilizzo dei corrimano lungo i percorsi, in analogia con gli scacchi, identifica ogni ombrellone con una lettera e un numero, corrispondenti a riga e colonna; il valore della lettera lo si può ricavare dal contatto dei piedi sulla passerella grazie a piastrelle in rilievo, mentre il numero contando gli ombrelloni lasciati dietro. Tornando agli scacchi, ascoltata la dichiarazione della mossa dell'avversario, siamo in grado di ripeterla/farla esattamente uguale sulla nostra scacchiera. La doppia scacchiera, oltre che permettere ad entrambi i giocatori di analizzare posizione e strategie anche quando la mossa è in mano all'avversario (come fa chi vede bene), consente anche di partecipare a tornei od amichevoli, sia dal vivo sia on line: voglio fare una partita con un amico che si trova altrove, grazie alla tecnica della dichiarazione, è sufficiente una telefonata, perché posso ripetere sulla mia scacchiera anche le mosse dell'avversario. A livello nazionale, oltre alla Fispic che proprio da quest'anno ha deciso di rilanciare il settore con nuove attività e tornei, da vari anni esiste anche l'ASCI (Associazione Scacchisti Ciechi Italiani), che organizza gare e competizioni. In questo ultimo periodo, oltre ad essere molto diffuso il gioco degli scacchi su alcuni siti, si è potenziato l’utilizzo dei gruppi col’App WhatsApp: WA permette infatti la creazione di gruppi nei quali gli iscritti hanno lo stesso fine ed in giro se ne trovano diversi, con iscritti sia italiani sia stranieri e gestiti anche da non vedenti, con l'unico scopo di fare partite di scacchi. Per concludere, rimane solo da dire che Davide è disponibile ad incontrare soci interessati agli scacchi: per una partita, per avere più informazioni, 

Per suggerimenti su siti od App accessibili, su libri Per impararne il gioco, o anche per avere un paio di lezioni di base o per semplice curiosità.

Davide risponde al 349-1864830 o all’indirizzo e-mail davide.delmo@libero.it.