Sostegno: cattedre vuote

10-10-2017
Sostegno, 500 cattedre ancora vuote.

REGGIO EMILIA. Sostegno, a 40 anni dalla legge 517, che ha abolito le scuole speciali e avviato il modello italiano, il primo bilancio è di grande criticità proprio nell'anno scolastico che sta per iniziare. Mariarita Bortolani (segreteria Cisl scuola Emilia Centrale) dice: «Nonostante gli sforzi, la situazione è molto preoccupante: le graduatorie del personale docente specializzato sono esaurite, occorre ricorrere a docenti non specializzati. Tra tutti gli ordini di scuola, risulterebbero scoperte 521 cattedre e 94 spezzoni cattedra. I presidi attingeranno dalle graduatorie dei singoli istituti. Si inizierà a nominare a scuola iniziata». Rimane scoperta la fascia più debole dell'utenza, qual è il ruolo dell'insegnante di sostegno? «Non è un'appendice educativo/ didattica, né la stampella del collega che insegna una disciplina specifica o una meteora di passaggio: è un insegnante per la classe e per il sostegno, è previsto in presenza di alunni con certificazione ai sensi della legge 104, non per Dsa( disturbi specifici di apprendimento) o Bes (bisogni educativi speciali). Non è solo un docente ma anche un mediatore, che collabora con diverse figure: genitori, neuropsichiatria, educatori, enti locali, interviene, nella progettazione educativo didattica». Quali i titoli che deve possedere? « È un docente abilitato nella propria disciplina, con specializzazione universitaria specifica che è fondamentale, oltre a tutta la normativa in materia deve conoscere l'approccio alla didattica e pedagogia speciale». Cosa si intende per ore in deroga? «Sono ore in più, necessarie per il buon funzionamento educativo- didattico, in modo da coprire il reale fabbisogno dei disabili, a Reggio sono stati assegnati per il sostegno 797 posti in organico e 476 posti per deroghe». Quali sono le criticità da evidenziare? «La non piena realizzazione della continuità didattica. E' abbastanza intuitivo pensare che i progressi, i miglioramenti avvengono a lungo termine. Diversi alunni e incontrano, nel loro percorso, una molteplicità di docenti di sostegno, per trasferimenti, nomina in ruolo in province differenti, contenziosi, assegnazione provvisoria. Non si può affermare che sia compiuta appieno l' integrazione se l'accoglienza degli alunni con disabilità è 'riservata' solo ad alcune scuole, perché alcune accolgono anche più di 100 alunni con disabili, altre nessuno, così nelle prime ci sono diverse classi con 4 o 5 disabili e nelle seconde, classi con nessun disabile».

"Il Resto Del Carlino" del 15/09/2017